Ogni volta che tentiamo di introdurre un nuovo modello economico – o in senso più ampio, una nuova visione del mondo – si presenta il problema di come affrontare la transizione e, al tempo stesso, come gestire i vincoli che ancora sussistono col vecchio sistema, il quale purtroppo impone . . . .
da strumento di predazione, usura e schiavitù dei popoli a Istituzione al servizio della Comunità.
Ho immaginato una nuova banca centrale e una moneta libera, euflazionaria, senza vincoli territoriali, strumento agevole ed efficiente di misura del valore, riserva di valore e unità di conto, conveniente e semplice da utilizzare, per lo scambio sostenibile di beni, servizi e risorse fra Individui, Famiglie ed Imprese.
Una moneta fiduciaria, a valore convenzionale, non speculativa, il cui valore non sia determinato né condizionato da dinamiche di mercato finanziario. E l’ho realizzata.