Introduzione
Le monete digitali (criptovalute) hanno assunto negli ultimi anni un ruolo rilevante soprattutto nei mercati finanziari come strumenti altamente remunerativi grazie alla speculazione sulla loro differenza di prezzo al variare del tempo. Ben più graduale è stata l’introduzione di tali monete all’interno dell’economia reale come mezzi di pagamento, ad eccezione del Bitcoin, utilizzato già nelle primissime fasi in mercati spesso illegali e criminogeni (dark web, Silk Road). Oggi molte cose sono cambiate. Bitcoin è utilizzabile come mezzo di pagamento in ogni negozio inclusi supermercati, edicole, bar, etc.
Gli ultimi 10 anni di sviluppo e diffusione delle criptovalute ci mostrano chiaramente quali sono le forze che spingono l’interesse di molte persone verso tali monete. La forza prevalente è certamente l’investimento speculativo e i guadagni che ne possono derivare, ma soprattutto la possibilità di conversione, per cui le criptovalute sono oggi così diffuse e utilizzate, pressochè ovunque nel mondo, anche per il fatto di essere immediatamente convertibili in moneta legale (EURO/Dollaro/etc.).
Se ora osserviamo l’universo delle monete non convertibili esistenti, e i relativi progetti sottostanti, la faccenda si fa molto differente. Il grande limite, forse il maggiore, nella diffusione delle monete cosiddette complementari e/o alternative come mezzi di pagamento, sta nel fatto che chi le accetta si assume il rischio di non riuscire, a sua volta, a rispenderle, e questo scoraggia molte persone dall’accettare una nuova moneta a fronte di una cessione di beni o di servizi. Per ovviare al problema si è quindi reso necessario studiare una soluzione risolutiva ed efficace, funzionale e semplice al tempo stesso, tenendo conto, inoltre, del contesto reale in cui viene inserita tale soluzione.
Oggi, il contesto economico e geopolitico è una gravissima crisi economica globale la cui recente fase acuta è iniziata in corrispondenza della triste vicenda Covid, a causa delle gravi restrizioni imposte dai governi, che hanno messo a dura prova una grande fascia di attività, imprese e professionisti, proseguita poi con l’inizio della guerra fra la Federazione Russa e il regime ucraino. Tale conflitto ha ampliato la crisi all’intero sistema produttivo inclusa la catena di fornitura delle materie prime. Attualmente il mondo economico e finanziario tradizionale è sotto attacco da parte dei fautori del cosiddetto grande reset, e ciò costituisce una grave emergenza in quanto ne va della sopravvivenza di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, tuttora impossibilitate ad accedere ai beni e ai servizi di prima necessità, e fra coloro che vi possono accedere, il costo di beni, servizi ed energia ha raggiunto livelli proibitivi e l’inflazione non accenna a diminuire. Per queste ragioni è divenuto urgente attivare un Programma che possa sostenere in questa particolare fase storica le economie delle fasce più deboli fra le popolazioni e delle fasce più in difficoltà fra le piccole e medie imprese, soprattutto locali, le più colpite fra tutte e le più a rischio di fallimento e chiusura.
Il Piano di Sviluppo Solidale ha l’obiettivo di sviluppare e incentivare l’utilizzo di Exit Currency (EXIT) secondo un criterio di solidarietà nei confronti di Imprese che si trovano in difficoltà o a rischio imminente di chiusura.
Circuito ibrido a doppia spesa (double-spending hybrid circuit)
Il piano di sviluppo richiede l’utilizzo sovrapposto di due monete nel medesimo mercato. Il beneficio ottenuto è duplice:
- viene promosso l’utilizzo della nuova moneta incentivando gli esercenti e i professionisti ad accettare EXIT come metodo aggiuntivo di pagamento.
- si incrementa la domanda di beni e servizi presso gli stessi esercenti contribuendo ad aumentare il loro volume d’affari, in moneta legale.
Il Piano di Sviluppo Solidale è esente da rischi economici e finanziari, sia da parte degli Esercenti, Imprese e Professionisti che vi partecipano, sia da parte dei loro clienti e acquirenti. Il circuito si definisce ibrido a doppia spesa poiché i beni e i servizi vengono pagati due volte: la prima in moneta legale e successivamente in EXIT. Il risultato netto contabile è un aumento delle entrate, in moneta legale, a vantaggio degli esercenti, e al tempo stesso l’attivazione di un secondo circuito economico gestito da Exit Currency, a vantaggio dei possessori di EXIT.
Come funziona il Piano di Sviluppo Solidale
Lo schema di funzionamento è il seguente:
- Inizialmente si individuano i negozi che possiedono i requisiti di inclusione nel Piano di Sviluppo Solidale. I requisiti sono una situazione di oggettiva difficoltà nel mantenere aperta la propria attività commerciale, per cause connesse alla crisi economica, e un interesse genuino nei confronti di Exit Currency e dell’utilità che tale ecosistema può portare all’interno delle comunità consapevoli.
- Una volta selezionati i negozi e le attività da sostenere si invitano persone disponibili ad acquistare prodotti presso tali negozi. Tali clienti vengono definiti attivatori. Il loro ruolo è quello di attivare il circuito ibrido a doppia spesa, acquistando prodotti e rendendoli disponibili in circuito EXIT.
- L’attivatore scarica dal sito web ufficiale e stampa un apposito modulo da utilizzare per l’elencazione dei prodotti da rendere disponibili al circuito Exit Currency. Il modulo non contiene alcun dato personale, ma soltanto l’indirizzo pubblico (public address) ricavato dal proprio account METAMASK Sarà cura dell’attivatore annotare sul modulo il proprio indirizzo pubblico e apporvi il relativo QRcode presente anch’esso nell’App di METAMASK (sarà sufficiente stampare il proprio QRcode e incollarlo sul “modulo attivatore”.
- A questo punto l’attivatore di reca al negozio da lui scelto, fra quelli inclusi nel Programma, e acquista un prodotto in moneta legale (EURO), viene emesso il regolare scontrino fiscale.
- L’attivatore compila il modulo che aveva precedentemente stampato, inserendo la data di acquisto, il nome del prodotto, il numero di pezzi acquistati, una data di scadenza (relativamente alla disponibilità del prodotto sul circuito Exit Currency) e infine viene pinzato sul modulo il relativo scontrino fiscale in originale.
- L’attivatore consegna il modulo compilato all’esercente ed esce dal negozio senza portare con sé i prodotti acquistati. Il circuito Exit è stato attivato.
- A questo punto, i prodotti sono resi disponibili ad essere acquistati per la seconda volta, in EXIT, sul circuito Exit Currency. Chiunque sia possessore di EXIT può quindi recarsi in uno o più negozi inclusi nel Programma e acquistare liberamente i prodotti al momento disponibili. Per farlo sarà sufficiente richiedere al negoziante i moduli attivatori presenti e visionare i prodotti disponibili. L’acquirente, se interessato, dovrà semplicemente aprire la sua App di METAMASK, scansionare il QRcode dell’attivatore che ha reso disponibile il prodotto, inserire l’importo indicato nello scontrino corrispondente a tale prodotto e infine inviare il pagamento in EXIT.
- L’attivatore riceverà in pochi secondi, nel proprio account METAMASK, gli EXIT inviati dall’acquirente che si trova all’interno del negozio. Fatto ciò, l’acquirente stacca lo scontrino del prodotto appena acquistato in EXIT, restituisce il modulo attivatore all’esercente, prende il prodotto ed esce dal negozio.
L’attivatore è chiamato anche acquirente di ultima istanza, poiché ha la facoltà di ricomprare con EXIT i prodotti che aveva già pagato in EURO e reso disponibili su circuito Exit Currency, ma che sono rimasti invenduti. A scadenza raggiunta, l’attivatore avrà a disposizione un certo intervallo di tempo (ad esempio tre giorni lavorativi) per effettuare il riacquisto di ultima istanza, in EXIT.